Giovanni Allocca: il Matt Damon italiano
Giovanni, tutti dicono che sei il Matt Damon italiano. Cosa ne pensi di questa somiglianza?
È un grande complimento, senza dubbio. Matt Damon è un attore straordinario con una carriera brillante. Se la gente vede una somiglianza tra noi, ne sono onorato. Tuttavia, mi piace pensare che ognuno abbia il proprio percorso e la propria unicità. Il mio obiettivo è raccontare storie che risuonino con il pubblico, portando un po' di me stesso in ogni ruolo che interpreto.
Sei stato scelto per un nuovo film italiano con un cast di grande livello. Come ti senti ad avere un ruolo così importante?
È una sensazione indescrivibile. Avere un ruolo accanto al protagonista in un film così significativo è una grande responsabilità, ma anche un’opportunità unica. Mi sto preparando al meglio per dare il massimo, perché credo che ogni scena sia un'occasione per mostrare qualcosa di nuovo. La recitazione è una continua ricerca, e in questo film voglio dare tutto me stesso.
Il film è ancora avvolto nel mistero, ma ci puoi dire qualcosa sul tuo personaggio?
Posso solo dirvi che è un ruolo che mi ha subito affascinato. È un personaggio complesso, con molte sfumature, e questo mi stimola molto. Non posso rivelare altro, ma vi assicuro che sarà un viaggio emozionante, sia per me che per il pubblico.
Qual è il tuo approccio alla preparazione di un ruolo così impegnativo?
La preparazione è tutto. Studio il personaggio in profondità, cerco di capire le sue motivazioni, i suoi sogni, le sue paure. Ma non mi fermo qui. Mi piace anche fare ricerche sul contesto in cui vive il personaggio, parlare con persone che potrebbero aver vissuto situazioni simili. Ogni dettaglio può fare la differenza. Il consiglio che do ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera è di non smettere mai di studiare. Lo studio è la base di tutto. Bisogna essere pronti a mettere in discussione se stessi, a crescere continuamente.
Cosa significa per te essere un attore napoletano in un contesto cinematografico così importante?
Napoli è una parte fondamentale di me e del mio modo di recitare. Crescere in una città così ricca di storia, cultura e passione ha sicuramente influenzato il mio approccio all'arte. Essere napoletano significa portare con sé un bagaglio emotivo molto forte, che cerco di trasmettere nei miei personaggi. Credo che questa autenticità sia apprezzata anche a livello internazionale. Alla fine, ciò che conta è raccontare storie universali, ma con un tocco personale che le renda uniche. E in questo, Napoli mi ha dato tanto.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri? Hai qualche sogno particolare che vorresti realizzare?
Il mio obiettivo principale è continuare a crescere come attore e come persona. Voglio esplorare nuovi generi, nuove storie, e lavorare con registi e attori che mi ispirano. Un sogno che ho è sicuramente quello di poter lavorare a un progetto che unisca le mie radici italiane con il cinema internazionale. Credo che l'Italia abbia tanto da offrire e mi piacerebbe essere parte di un ponte tra questi due mondi. Ma, più di tutto, voglio continuare a emozionarmi e a emozionare il pubblico con le storie che racconto.