Leonardo da Vinci “Il cavallo ideale” e la proporzione divina

Leonardo da Vinci “Il cavallo ideale” e la proporzione divina

Intervista al Cav. Ivan Antonio Giampietro

Oggi abbiamo l'onore di intervistare il Cav. Ivan Antonio Giampietro, titolare della Venus Entertainment.

Buongiorno Ivan, grazie per la sua presenza e per aver accettato questa intervista esclusiva.

Il 9 giugno scorso, lei ha organizzato una favolosa conferenza al Parlamento Europeo a Roma su Leonardo da Vinci in cui ha riunito esperti internazionali e durante la quale è stato presentato un incredibile disegno a doppio lato di Leonardo. Questa scoperta ha suscitato la nostra curiosità e vorremmo avere maggiori informazioni.



Innanzitutto, come è nata l'idea di organizzare un evento così grande in un luogo così prestigioso?
Leonardo da Vinci rappresenta i valori dell'Italia, un esempio da seguire per il mondo intero ed è ancora oggi considerato il più grande genio di tutti i tempi. Desideravo da tempo organizzare un evento in suo onore. Nel mio lavoro, come agenzia di organizzazione eventi e di stampa, ho il privilegio di incontrare persone di alto livello e spessore culturale. Ho avuto modo di conoscere uno dei massimi specialisti di Leonardo da Vinci che mi ha parlato di questa incredibile scoperta di questo favoloso disegno. Di conseguenza, in modo del tutto naturale, questa è stata l'occasione per metterlo in evidenza. Sto parlando dell’esperta Annalisa Di Maria, che è anche membro del consiglio direttivo del Club Unesco di Firenze, che ha uno sguardo nuovo sul Maestro e un'incredibile metodologia di lavoro… si circonda di persone competenti nei vari campi, che le hanno permesso di fare scoperte incredibili.
Il Parlamento europeo rappresenta i molteplici valori umanisti e protegge la nostra cultura. È un'istituzione che sostiene l'accesso alla cultura e al progresso, un luogo ideale per discutere di Leonardo da Vinci. Così ho avanzato una richiesta, che è stata accolta sia dal Parlamento europeo e sia dalla Commissione europea in Italia.
 
Quali esperti sono intervenuti?
L'esperta e specialista di Leonardo da Vinci Annalisa Di Maria, il professor Martin Kemp, l'esperto Jacques Franck, il professor Jean-Charles Pomerol, il dottor Stefano Fortunati, il dottor Silvio Balloni e lo scultore internazionale Andrea da Montefeltro. L'evento ha avuto come moderatore il conduttore di RAI 1 Beppe Convertini. A fare gli onori di casa, l’amministratore del Parlamento Euopeo in Italia, il dottor Fabrizio Spada.
Tra i partecipanti, abbiamo avuto l'onore di avere l'esibizione vocale, in apertura e in chiusura, della cantante canadese Paola Troilo Travaglini, che ha eseguito l'Inno alla gioia di Beethoven e l'inno dell'Unione Europea, perché questo evento voleva anche sottolineare i forti legami che uniscono la Francia e l'Italia che, ricordiamolo, sono i paesi di adozione e di origine di Leonardo da Vinci. Per l'occasione è stata offerta ai due Governi un'opera scultorea di Andrea da Montefeltro, segno di una profonda amicizia. A rappresentare la Francia dall’ambasciata di Roma Hervé Clément e per l’Italia, il Senatore Nazario Pagano ed il Sindaco Carlo Masci.
 
Tornando al disegno scoperto di Leonardo da Vinci, molti giornali e televisioni hanno condiviso con entusiasmo questa scoperta, puoi dirci di più?
Si, proprio così… lo stesso giorno dell’evento e nei giorni successivi, tutte le maggiori testate giornalistiche italiane ne hanno dato notizia tra cui AdnKronos, Giornale Diplomatico, Vatican news, Il Messaggero, Libero Quotidiano, Tg5.
Link Articolo ilmessaggero.it

Questa scoperta è di grande importanza perché mette in luce il grande ed ineguagliabile spirito scientifico di Leonardo da Vinci, tanto che sono state diffuse due pubblicazioni scientifiche dalle riviste del Centro nazionale per la ricerca scientifica in Francia… centro diretto dal Ministero della Cultura “ OPEN SCIENCE” e “ARTE e Scienza”. L'esperta Annalisa Di Maria, con l'aiuto del professor Jean-Charles Pomerol, grande professore emerito di Matematica che ha presieduto l'Università Pierre e Marie Curie, ha evidenziato che il cavallo è stato sviluppato nel suo insieme e in modo incredibile, basato sul rapporto aureo e il numero d’oro.
 
Volete dire come l'uomo vitruviano?
Esattamente, durante questo convegno il professor Martin Kemp ha evidenziato che la natura ha ispirato Leonardo e l'esperta Annalisa Di Maria, grande specialista di neoplatonismo, ne ha spiegato a fondo le ragioni e di quanto sia stata importante l'antichità greca nelle creazioni del Maestro. Per riprendere le parole di Annalisa Di Maria, “questi grandi filosofi, come Platone, rispettavano profondamente la natura, la creazione divina che era per loro fonte di ispirazione e la matematica, alla base di tutte le creazioni come ad esempio Fidia con il Partenone.” Come lei ha spiegato così bene, Leonardo aveva il soprannome di Fidia ai tempi di Ludovico Sforza, e per il frate Luca Pacioli era considerato il maestro della geometria nel disegno. Quest'opera scoperta, oltre ad essere sontuosa, rispecchia il suo genio perché secondo gli scienziati, l'elaborazione è molto complessa e richiede una grande padronanza della matematica, questa peraltro unita al disegno.

C'è un progresso nella scienza grazie a questa scoperta?
In effetti, questo disegno ha permesso al professor Jean-Charles Pomerol di fare una grande scoperta scientifica. Questa è una nuova formula nella creazione del rettangolo aureo; una metodologia più semplice rispetto alla formula nota. Secondo l'esperta Annalisa Di Maria, Leonardo lo aveva sicuramente tenuto segreto ed è per questi motivi che non finirà mai di sorprenderci.
https://www.openscience.fr/D-un-cheval-dessine-par-Leonard-de-Vinci-et-du-nombre-d-or

È straordinario, sul piano storico dell'opera, possiamo datarla?
Sulla parte scientifica, sono stati effettuati molti test, come il carbonio 14, che ha rivelato che la datazione era compatibile con il periodo di Leonardo da Vinci. Tuttavia, un'altra perizia svolta dall'esperto di carte e documenti antichi, Stefano Fortunati, ha potuto fornire maggiori dettagli sulla datazione. Grazie all'aiuto del direttore della conservazione dell'Archivio Ginori-Lisci di Firenze Silvio Balloni, è stata rinvenuta negli archivi una carta identica datata alla fine del XV secolo che presenta le stesse caratteristiche del disegno rinvenuto. Di conseguenza, l'opera potrebbe essere datata tra la fine del 1400 e l'inizio del 1500, che corrisponde ai suoi anni di ricerche sul cavallo ideale e sull'uso della sanguigna, come ricorda Annalisa Di Maria. Inoltre, grazie ad esami scientifici, nelle immagini, Andrea Da Montefeltro, specialista dei simboli e metafisica, ha scoperto molti disegni e annotazioni sottostanti di Leonardo da Vinci, della sua scrittura speculare così atipica.

Esistono disegni di Leonardo da Vinci tecnicamente simili al disegno scoperto?
Gli esperti hanno trovato disegni con la stessa tecnica nella collezione Windsor. In particolare, sul fronte del disegno, che rappresenta un cavallo di proporzioni divine, ha lo stesso stile dell'uomo nudo di spalle e del cane disegnato da Leonardo, tecnica che mette in risalto questa forte muscolatura.



Il dorso del disegno rappresenta un vero cavallo, cioè le sue proporzioni sono realistiche, un cavallo quindi che Leonardo vedeva e non immaginava come quello di fronte.



Studi della Collezione Windsor/ Dietro del disegno
Questo cavallo è identico a molti studi abbozzati trovati nella collezione della regina Elisabetta ”Windsor”.

Da un punto di vista storico molte persone hanno detto che questo disegno aveva una grande importanza, puoi dirci di più?
Come ha spiegato l'esperta dell’Unesco, Leonardo da Vinci era alla ricerca della bellezza ideale, un ideale proveniente dall'eredità greca, e che si riflette nell'uomo vitruviano. Ha studiato per tutta la vita il cavallo, animale che gli piaceva particolarmente e che metteva allo stesso livello dell'uomo. Gli studi sulla stessa carta della collezione Windsor mette in evidenza questa ricerca della perfezione sia nell'uomo che nel cavallo.
Storicamente, sappiamo che Leonardo da Vinci ebbe molte committenze equestri, che riempirono i suoi libri di cavalli, con cavalli diversi e con vari stili.



È quindi altamente probabile che questo cavallo rappresenti il ​​cavallo finale, riunendo tutti i suoi anni di studi nella ricerca dell'ideale perché, come sappiamo, molti disegni di Leonardo da Vinci sono ancora perduti e tra questi un intero trattato sul cavallo, citato dal Vasari e dal Lomazzo e può essere dunque il progetto finale di una scultura.

Il disegno è stato studiato in maniera ottimale e tutti i suoi elementi non lasciano dubbi sul fatto che sarebbe un'opera del Maestro. Possiamo sapere dov'è ora quest'opera?
Il disegno è in Francia e appartiene ad una collezione privata.

Al termine della conferenza è stato proiettato un video sulla scoperta dei misteri dell'Ultima Cena e su una grande scoperta. Chi ha fatto questa grande ed emozionante scoperta?
L'esperta Annalisa Di Maria ha studiato a fondo l'Ultima Cena. Presto uscirà un libro completo con tutte le scoperte. Quest'opera rivela il desiderio di conciliare neoplatonismo e cristianesimo. Invito tutti a guardare il video su questo link: perché condivide un fortissimo messaggio di amore e di speranza, molto apprezzato da Monsignor Formenti del Vaticano, presente al convegno.

 
Ivan, grazie mille per aver condiviso queste preziose informazioni.
Infatti, Leonardo da Vinci, attraverso questo favoloso disegno, ci lascia ancora una volta senza parole.
 

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